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Michele Greco è uno scrittore e vive a Busseto, in Emilia Romagna. Il caso, o forse il cuore, ha voluto che stesse in un luogo che gli ricorda i profumi e la gente della sua terra, la Calabria. L'unica cosa che non può ascoltare sono i suoni dell'arbereshe, l'antico idioma albanese parlato dalle sue parti, e così spesso fa ritorno nel paese natio. In uno dei suoi soggiorni, Michele si accorge piacevolmente che il rapporto col padre si sta evolvendo. Parlano per ore e Giovanni Greco gli racconta la sua vita. Ha un passato di emigrazione al Nord e in Germania, con duri sacrifici e rinunce alle spalle, ma ha sempre mantenuto viva una passione: la musica lirica. Michele noterà soprattutto l'amore del padre con la sua terra, con l'aria e con un albero, un enorme ulivo. Un fusto secolare che sul tronco porta un disegno unico: il viso di uomo. Forse il riflesso della stessa anima di Giovanni, ormai in fin di vita.